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venerdì 19 febbraio 2016

A Letto Con Londra - Capitolo 1 - La Scelta

Febbraio, una guerra tra amore e odio. E' un mese nel quale le persone si confrontano con se stesse e, quasi per magia, riescono a prendere le decisioni più impossibili e difficili. Almeno nel mio caso.
E' un mese che sta scomodo a chiunque: non solo perché cambia ogni quattro anni, ma anche perché i soldi in tasca sono pochissimi. Poi c'è quel maledetto giorno, quello li... il 14 febbraio. Quel giorno in cui chi è single vorrebbe avere una relazione, e chi invece è fidanzato vorrebbe essere single per poter poi piangere sul perché non ci sia nessuno che lo ami, che lo veneri, che lo pucci pucci tutto il tempo mentre si guarda la TV e via vomitando.

Poi ci sono io.

Perennemente single, considero il mese di febbraio come una fonte di rinascita e rivoluzione. Tutte le mie più grandi decisioni sono state messe in atto in questo periodo: quando mi trasferii a Londra la prima volta, la seconda volta, e la terza esattamente 3 anni fa. Non so perché io scelga questo mese, ma sta di fatto che per culo o per fortuna, febbraio è sempre la mia musa ispiratrice.

Sono nato a Cagliari il 28 Settembre 1982. I primi 10 anni li ho vissuti in pieno centro, circondato da macchine e casino 24 ore su 24. Successivamente ci siamo spostati nelle zone limitrofe, più calme e rilassanti. Sono quindi passato dalla città, al mare, alla montagna, nell'arco di 24 anni. Amo la mia terra, il mio popolo, la mia famiglia, gli odori del nostro cibo. Amo le nostre spiagge, il sapore del mare, l'umidità della sera, e amo persino i grilli che scassano la minchia tutta la notte. Sono cresciuto circondato da tanti talenti e ho incontrato persone che hanno ispirato il mio cammino e influenzato il mio futuro. Ho sempre creduto di avere le doti per poter fare di più, forse perché rappresento la Bilancia in tutto e per tutto, o forse perché dentro di me sapevo che avrei ottenuto qualcosa in più dalla mia vita. Sta di fatto che spesso mi sentivo fuori posto, come un pesce d'acqua dolce che viveva in pieno oceano. Con Alien nel 2013, Britney riuscì ad immortalare in un testo i miei esatti sentimenti nel lontano 2006: 


"Lost in the world out of me myself and I

Was lonely then like an alien

I tried but I never figured it out
Why I always felt like a stranger in a crowd
Had to get used to the world I was on
While yet still unsure if I knew where I belong
That was then like an alien".

Guardavo ed osservavo il mondo che mi circondava, e lentamente me ne distaccavo. Sapevo che era arrivato il momento di fare qualcosa, qualcosa per me stesso. Ero a conoscenza del fatto che avrei dovuto prendere una decisione per cambiare il mio futuro, per creare qualcosa di bello e di importante. Purtroppo la Sardegna non poteva offrirmi ciò che cercavo. Pensavo spesso di trasferirmi a Roma da mio padre, e avere l'opportunità di iniziare a conoscerlo (dopo 24 anni). Ma l'idea non prese mai piede, mancava la spinta iniziale, quella che ti dà la carica per dire "Cazzo, facciamolo Christian".

Tutti parlavano di Londra, tutti menzionavano la bellezza di questa città magica, la maestosità di Harrods, Piccadilly Circus, Oxford Circus, Trafalgar Square. Io non c'ero mai stato. A dire il vero, non ero mai uscito dall'Italia. Sentivo comunque quella chiamata, la cosiddetta "London Calling". Londra è una città che ti chiama anche solamente attraverso le fotografie. E' una città talmente magica che non ha bisogno di essere vissuta per potersene innamorare. Questo è quello che pensavo. Sentivo che avrei dovuto tentare, andarci, vederla, esplorarla.

E quale momento migliore per visitarla se non durante la magia di Natale.

Arrivai i primi di Dicembre, coperto dalla testa ai piedi, viste le temperature che per un sardo come me erano praticamente polari. L'odore dei camini accesi, le luci gialle e calde ovunque, i mille colori degli abiti della gente resero il primo impatto del tutto memorabile. Le case piccole e uguali l'una all'altra mi fecero sentire un po' come nel film La Carica Dei 101 e mi catapultarono immediatamente nel fantastico mondo di Mary Poppins. Vedevo per la prima volta i grandi schermi di Piccadilly Circus, sponsorizzati da Coca Cola e Nike. Vedevo i grandi leoni di Trafalgar Square e i teatri in Leicester Square e Tottenham Court Road. Vedevo i bus a due piani che trasportavano tantissime persone ed entravo per la prima volta in vita mia in metropolitana.

Ma la magia, quella vera, accadde quando andai in Oxford Street. Il mio cuore si fermò, smisi di respirare, l'emozione era immensa. Tutto era luminoso, tutto era abbellito con enormi luci e sfarzosi alberi di Natale, tutto sembrava parte di un sogno dal quale non volevo svegliarmi. Per un esteta come me (ritorniamo al mio essere la Bilancia perfetta), era come essere nel Paese dei Balocchi. Avrei voluto essere Hansel & Gretel e trasformare il tutto in marzapane, mangiare ogni singola cosa che vedevo e farla diventare parte di me per sempre.

Ma l'apice della felicità, il mio colpo di bidibidobidibu, accadde di fronte alle vetrine di Selfridges. Rimasi ammaliato. Attonito. Fermo per minuti che per me sembravano un'eternità. Erano così perfette, così maestose, così inarrivabili e inaccessibili che mi girai verso il mio amico Francesco e dissi "Io lavorerò qui, me lo sento nelle vene, lo so!".

Tornai alla casa in cui alloggiavo durante la mia vacanza (Golders Green, NW Zona 3), e iniziai a spedire curriculum ovunque utilizzando i vari siti on line. Il mio obiettivo era quello di comprendere la velocità di reazione di una città come Londra alla richiesta di un qualcosa. Volevo capire quanto fosse necessario aspettare tra il 'volere un lavoro' e 'l'ottenerlo'. Nel giro di una settimana mi chiamarono da tantissimi posti, e compresi che Londra era la città per me. Capii che Londra poteva darmi quello che cercavo e che avrebbe potuto farlo nel minor tempo possibile. Sentivo già che il mio cuore si riempiva di felicità e sapevo che quella sarebbe stata la scelta giusta.

Tornai a Cagliari a metà Dicembre e presentai le dimissioni. A quel tempo lavoravo per Sky al Recupero Crediti e Recupero Clienti. In tutto questo riuscii a coinvolgere anche quella che diventerà la mia compagna di viaggio e la mia migliore amica: Fabiana. Insieme abbiamo fatto i biglietti e insieme siamo arrivati a Londra il 14 Febbraio 2007.

Appena arrivato, mi fermai un istante, presi il respiro, mi guardai intorno e pensai:

"...stai calmo Christian. Sei appena arrivato.
Le cose verranno da te.
Sei nella città in cui tutto ciò che desideri può diventare realtà...".

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